23 novembre 2010

Recensioni: Umberto Galimberti “I miti del nostro tempo”

Umberto Galimberti  “I miti del nostro tempo"Un saggio ampio, denso e articolato, più che generoso di valutazioni, riferimenti, giudizi, una sorta di critica-rivisitante dei nostri miti, sia individuali che collettivi.
Galimberti demitizza, dopo averli passati al vaglio in un repertorio corposo e più che esaustivo, i miti ingannevoli, con un’attenzione particolare a quelli definiti collettivi (da quello della tecnica a quello del mercato, per giungere, poi, alle nuove tecnologie, fino all’idea di globalizzazione, crescita, terrorismo e guerra, razza e sicurezza ) capaci, - a suo dire - meglio di altri, di sovvertire principi economici e teorie di pensiero,  indebolendo  quell’ idea stessa di etica e di politica, di democrazia e di diritto, fino a  condizionare le nostre stesse capacità di interpretazione-comprensione della realtà nella quale siamo chiamati ad operare.
Idee malate e nefaste – prosegue l’A. – proprio in virtù delle ricadute che esse producono a catena nella realtà della comunicazione mediatica e, più in generale, sui valori e modelli di comportamento delle nostre società opulente, distratte da un eccesso di bisogni indotti e fuorvianti i quali, col pretesto di rassicurarci-compensarci, in realtà ci  indirizzano e ci  governano.
Da ciò - pare suggerirci l’A. -  il crescente disagio e la violenza, spesso repressa o rimossa, del nostro modo di vivere attuale, un malessere subdolo e onnipresente che inquina la nostra capacità di pensiero critico e ottunde etica e creatività,  rendendoci passivi e impotenti di fronte al dilagare dei miti ingannevoli.
Forse questa rivisitazione del mito e dei miti  rischia di demistificare e distruggere in larga parte più che individuare “soluzioni”, restituendoci, nel contempo, un assai circoscritto panorama di risposte consolatorie, nella direzione del recupero di un’idea nuova  - tutta da inventare - di etica e di rigore metodologico, che le attuali temperie culturali sembrano ancora lontane dall’immaginare.
Un’opera, comunque, assai stimolante e di grande spessore che merita di essere letta, riletta e approfondita.
Luciana Cianfanelli    
[Circolo Biblioteca Rispoli]

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